Papavero d’Islanda

Papaver nudicaule

  • Famiglia: Papaveraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante annuali
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: < -20°C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Per gerani e piante fiorite
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Il papavero islandese è una delle molte specie ornamentali di questo genere; si tratta di una specie erbacea dalla bella e coloratissima fioritura a inizio estate. Il nome già chiarisce che la pianta gradisce climi freschi: è infatti originaria delle regioni nordiche, ed è ideale ad esempio in alta collina e montagna, dove può essere coltivata in vaso o in aiuola.

Consigli di coltivazione

La specie è perenne ma è poco longeva, si tende quindi a coltivarla come annuale; produce fiori che, recisi, durano a lungo in vaso con acqua fresca. Esistono numerose varietà dai colori diversi; tutte apprezzano un terreno fresco, sciolto e fertile, leggermente acido o neutro, mai completamente asciutto ma neppure costantemente bagnato. Non ha bisogno di molto: basta un po’ di concime liquido ogni quindici giorni, e si assiste a una bella fioritura.

Da non dimenticare

La coltivazione in zone con estate calda è un po’ difficoltosa; occorre scegliere un’area semiombreggiata e ben ventilata, evitando accuratamente i terreni troppo aridi e le aree soleggiate e battute dal vento caldo.

Papavero d’Islanda: come e quando irrigare

Il papavero d'Islanda è adattato a climi freschi dove le piogge sono frequenti durante la primavera e l'estate, ma mai torrenziali: occorre quindi fornire alla pianta acqua ogni 2-3 giorni durante la stagione vegetativa, in quantità sufficiente per dissetare la pianta senza però sommergerla.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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